Il documento ripercorre le diverse fasi del progetto, come cantiere sperimentale di esperienze di governance transfrontaliera, in riferimento al processo di formazione, ricerca e cooperazione sviluppato nei diversi territori. Proponendo una definizione condivisa di “patrimonio dell’alimentazione alpina”, e identificando alcuni criteri che permettono di riconoscere buone pratiche di trasmissione di questo patrimonio, il documento si sofferma su definizioni e strumenti innovativi in riferimento alla normativa internazionale dell’UNESCO e alle più recenti evoluzioni in materia di sostenibilità, etica e governance partecipativa.

In riferimento alla crisi pandemica che ha caratterizzato la durata temporale del progetto, la seconda parte del documento è dedicata al patrimonio vivente come strumento di resilienza in contesti di crisi. In questa sezione, ci si riferisce alle raccomandazioni UNESCO, ai risultati di quanto emerso dai concreti terreni di ricerca e ad alcune buone pratiche identificate nei diversi territori.

La terza parte passa in rassegna gli strumenti di lavoro e le concrete esperienze del progetto: tavoli territoriali, carte delle comunità e agenda delle azioni da compiere, knowledge cafés e giornate dei saperi transfrontalieri. In conclusione, il documento definisce un “modello di governance”,  frutto dell’articolazione del lavoro – su più livelli –  svolto dai diversi soggetti coinvolti e ne identifica alcuni aspetti chiave.