Approfondimenti

Il Tocatì è ufficialmente iscritto nel Registro delle Buone Pratiche UNESCO per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale.
La sua iscrizione rappresenta un importante traguardo collettivo per tutte le comunità e le istituzioni che – dal locale all’internazionale – sono coinvolte in questo strategico processo di salvaguardia. Il programma di salvaguardia coniuga politiche di valorizzazione del patrimonio culturale immateriale con azioni integrate di sviluppo sostenibile e cooperazione, ponendo al centro lo scambio e il dialogo intergenerazionale come valori delle tradizioni di popoli e culture.

Il XVII Comitato Intergovernativo della Convenzione Unesco del 2003, riunito a Rabat, in Marocco, ha riconosciuto e apprezzato la candidatura sostenuta dall’Italia (Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura), nazione capofila insieme a Belgio, Francia, Croazia e Cipro. L’Associazione Giochi Antichi (AGA) – il soggetto capofila, è impegnata nel coordinamento e lo sviluppo del processo di salvaguardia del Programma Tocatì. AGA è nata a Verona nel 2002, e ha lanciato nel 2003 il “Tocatì – Festival Internazionale dei Giochi in Strada”, favorendo la reciproca conoscenza di tante comunità ludiche che praticano giochi e sport tradizionali in Italia e nel mondo.

Come sottolinea l’Organo di Valutazione nella propria relazione nell’Ordine del Giorno Previsionale del 17° Comitato della Convenzione UNESCO “Tocatì lega il gioco e lo sport tradizionali ai valori del patrimonio culturale immateriale, mobilitando migliaia di giocatori, volontari, appassionati e attori dei media. Svolgendosi nelle strade e rendendo le aree altamente urbanizzate e turistiche spazi di inclusione e uguaglianza, il Tocatì Festival sensibilizza anche all’esistenza del patrimonio culturale immateriale.”

Regione Lombardia ha sostenuto questa importante candidatura UNESCO, oggi riconosciuta dal Comitato Intergovernativo. Sono sei le comunità di gioco di Regione Lombardia presenti nel Dossier di Candidatura:

  • Fiö d’lä lippä – Mede (PV)
  • Morra – Barbariga (BS)
  • Sburla la Roda – Fossacaprara (CR)
  • Bisse – Desenzano del Garda (BS)
  • Pirlì – Gaverina Terme (BG)
  • Bala Creela – Gianico (BS)

L’impegno di Regione Lombardia per la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale trova compimento con la prima legge del 23 ottobre 2008, n. 27 “Valorizzazione del patrimonio culturale immateriale”, prima legge italiana che si ispira ai contenuti della Convenzione UNESCO del 2003 per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale e nella nuova legge del 7 ottobre 2016, n. 25 “Politiche regionali in materia culturale – Riordino normativo.

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