FILM HD, 8’ 20’’, 2022

Mara Callegaro produce una riflessione sulle Cose, gli oggetti della cultura materiale, gli strumenti di lavoro che rendono possibile la coltivazione e la trasformazione dei prodotti delle due filiere. Il video Indomabili (realizzato fotografando gli oggetti presenti nei musei di Casa Tomè a Poschiavo, Mulino Menaglio a Teglio e Museo Etnografico a Tirano, successivamente animati con la tecnica dello stop-motion) è una narrazione onirica, struttura in tre parti, che rimette in gioco il rapporto tra funzione e forma, in modo poetico e spesso sorprendente.

“Ciò che più mi seduce degli oggetti è il loro prestarsi allo sguardo come delle cartoline olografiche: girati a destra mostrano un’immagine, girati a sinistra rivelano una configurazione differente; li osservi dall’alto, dal basso, ci giri intorno, li capovolgi e puoi stravolgerne la funzione d’uso o il ricordo. In un battito di ciglia si svincolano dal loro utilizzo funzionale ed entrano nel campo del simbolico. “Cose” che effondono storie, curiosità, riti, valori, magie, oggetti Indomabili che soverchiano la loro presenza fisica animando memorie e solleticando visioni a venire” dice Mara.

70 fogli A4 stampati

L’intervento di Francesco Garofalo mette al centro le Parole come elemento fondamentale della conservazione e della trasmissione dei saperi. L’installazione Geografia lessicale si compone di una serie di manifesti, che a partire dalla trascrizione integrale di una serie di interviste ne rendono visibili soltanto alcune parole, fondamentali e ricorrenti. Ne risulta un flusso continuo, che invita i visitatori ad avvicinarsi, secondo la propria sensibilità, cosa accade tra una e l’altra…

“Geografia lessicale è un’insieme di parole nello spazio. Voci, ricordi, preoccupazioni, speranze sono raccolte senza gerarchie, lasciando all’osservatore il ruolo di interpretarle. Come in un mosaico, diventano minuscoli frammenti di un’immagine molto più ampia, tasselli che oltre l’apparente incoerenza, svelano l’intrinseco rapporto tra comunità e territorio.”

Parole di Francesco Garofalo

Stampe ink-jet su carta fine-art, stampe ink-jet su carta comune

Mattia Marzorati si concentra sulle Persone, attraverso una serie di ritratti che presentano alcuni detentori dei saperi e operatori impegnati nella loro trasmissione. Il fotografo opera su due piani, in dialogo tra loro. Da un lato abbiamo un ritratto ambientato, fortemente empatico e non retorico, realizzato a colori secondo i canoni classici della fotografia contemporanea, che sottolinea la relazione tra i soggetti e il territorio in cui operano. Dall’altro una serie di immagini più astratte, in bianco e nero, che riprendono le mani ed evocano la gestualità e la pratica degli stessi saperi.

“Questo progetto mi ha fatto riflettere sul valore del lavoro quotidiano di queste persone. Sono pratiche che hanno una grande importanza culturale e al tempo stesso sono fondamentali per la salvaguardia della biodiversità, rappresentando una solida base per la lotta al cambiamento climatico i cui effetti sono già tangibili anche in queste zone. I gesti, antichi e nuovi, esprimono la cura e il rispetto di un legame profondo tra uomo e territorio.”