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    la raccolta delle pere Pala a Glorenza - Philipp Niederholzer
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    un cestino di pere Pala - Panificio Schuster
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    la lavorazione delle pere Pala - Panificio Schuster
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    la produzione del pane della pera Pala - Panificio Schuster
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    il pane della pera Pala - Panificio Schuster
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    le famose pere Pala - Gianni Bodini
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    la raccolta delle pere Pala - Gianni Bodini
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    peri Pala in fiore a Glorenza - Philipp Niederholzer
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    un pero Pala in fiore a Glorenza - Philipp Niederholzer
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    peri Pala in fiore a Glorenza - Philipp Niederholzer
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    2011
    2016
    2021
    2022
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Categoria

Natura e Universo

Tag

DOVE

Glorenza (BZ), Trentino-Alto Adige - Italia

Conoscenze, valori e pratiche di coltivazione e lavorazione della pera Pala

La Val Venosta è la zona con meno precipitazioni delle Alpi orientali (ca. 500 mm di precipitazioni annue, sole per oltre 300 giorni all’anno). L’agricoltura è l’attività più diffusa. Si coltivano soprattutto mele (monocultura intensiva/ VI.P – Associazione delle Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta). Si coltivano in piccole quantità verdure, piccoli frutti ed albicocche; la coltivazione e la lavorazione della pera Pala non è strutturata/ organizzata.
La cultura della pera Pala è un elemento importante dell’identità della popolazione locale, soprattutto in Alta Val Venosta. La coltivazione e lavorazione della pera Pala è uso da secoli. Prima, era usanza piantare un albero della pera Pala quando è nato un bambino o quando una coppia si è sposata. Glorenza è considerata ‚l’epicentro‘ della pera Pala: Ogni anno si organizza la Festa della pera Pala a Glorenza. Lì, la pera Pala ha un’importanza simile a quella dell’albicocca a Lasa.
Nel ciclo dell’anno, la cura degli alberi segue il ritmo delle stagioni:
D’inverno, bisogna rimuovere i rami superflui, morti, ammalati e tagliare la chioma (non annualmente, dipende dall’età dell’albero). La potatura è fondamentale. Se gli alberi non vengono potati regolarmente sviluppano rami che si rompono facilmente oppure si ammalano; la raccolta è diminuita e anche la qualità della frutta diminuisce. Si distinguono due tipi di potatura: la potatura per ‚educare‘ l’albero (quando è giovane) e la potatura per mantenere / curare l’albero (quando è più grande). Secondo le testimonianze raccolte, la forma della chioma influisce sulla qualità della frutta.
La raccolta inizia in tarda estate (fine agosto fino a metà settembre circa). A causa della loro conservabilità molto limitata (poche settimane) le pere Pala devono essere lavorate rapidamente. Per la distillazione, servono pere molto mature e dolci – per questo, il periodo della raccolta può essere estesa per qualche giorno. In quel periodo (metà settembre di ogni anno) si svolge anche la Festa della pera Pala a Glorenza (vedi sotto). D’autunno è importante raccogliere le foglie e le pere bacate per minimizzare i numeri di parassiti e di vespe.

NOTIZIE STORICO-CRITICHE

Alberi della pera Pala si trovano in diversi luoghi della Val Venosta, soprattutto in Alta Val Venosta (oltre a Glorenza nei comuni di Sluderno, Malles, Lasa, Prato sullo Stelvio, Silandro ecc.). Spesso, ci sono singoli alberi nei pochi frutteti tradizionali che esistono ancora oppure accanto ai masi (vedi sotto, notizie storiche). Gli alberi hanno spesso più di cent’anni; gli alberi più vecchi hanno circa 300 anni. In Val Venosta gli alberi si trovano fino a circa 1300 m s.l.m. (di solito fino a 900 m s.l.m.).
In generale, le pere ‘seguono l’uomo’, cioè si diffondono insieme alla colonizzazione umana di nuovi territori. Ci sono numerose sorte di pere: Plinio (‘Naturalis historia’) menziona 38 sorte, nel diciassettesimo secolo si conoscevano ca. 300 sorte, nel diciannovesimo secolo si conoscevano circa 1000 sorte (oggi: circa 5000). Finora, non è stato effettuato un esame scientifico (biologica molecolare) relativo all’origine della pera Pala; si presume che la pera Pala ha le sue origini nell’Asia anteriore. Esiste una prova scritta dal 1755 (Castel Coira, Sluderno) che attesta la presenza della pera Pala in Val Venosta, una prova scritta testimonia la denominazione ‘pera Pala’ in un documento del 1830 (Castelbello). Nel diciannovesimo secolo, la pera Pala fu regolarmente spedita al cortile dell’Imperatore Russo. Nei secoli passati, la pera Pala costituiva un alimento di base (sostituiva lo zucchero). Nel passato, l’innesto fu effettuato sulla base di un perastro (Pyrus pyraster); oggi si effettua sulla base di cotogni o di pere da sidro (del tipo ‘Kirchensaal’). Gli alberi venivano piantati accanto al maso oppure al bordo di un prato e venivano irrigati attraverso i canali d’irrigazione (‘Waale’).
Recentemente, nel 2007, sono stati mappati ed esaminati tutti gli alberi della pera Pala (142 esemplari) da un esperto di alberi da frutta che ha anche espresso diversi provvedimenti per la manutenzione di singoli alberi.
Gli alberi della pera Pala si trovano anche in altri paesi dell’Europa, di solito con un‘altra denominazione (in Austria e Germania le pere sono chiamate p.es. ‘Sommerapothekerbirnen‘). Alcuni vivai vendono alberi della pera Pala, p.es. il vivaio Laimer a Lana, il vivaio Junker a Bergheim in Germania che sono stati innestati su una base di cotogni. Nei secoli precedenti, la pera Pala della Val Venosta ha sviluppato alcune caratteristiche tipiche locali (che la distinguono dai ‘Sommerapothekerbirnen’ altrove, anche se questo non è mai stato esaminato scientificamente), non da ultimo è perfettamente adatta al clima e al terreno locale.

COMUNITÀ

Ci sono numerose persone (soprattutto private) che lottano per la preservazione di questo patrimonio. Il Comitato per la pera Pala è l‘Ambasciatore’ principale della pera Pala. Esiste un coltivatore professionista che si è specializzato sulla pera Pala: fino al 2021 ha lavorato la frutta fresca e ha venduto i prodotti durante tutto l'anno. Per la mancanza di strutture locali ha smesso con la lavorazione. Ormai si limita a vendere le pere fresche nel periodo della raccolta.
Ci sono diverse distillerie che lavorano le pere Pala e ne producono acquavite. A Laudes c'è un panificio che ha inventato la ricetta del Pane della pera Pala e lo vende durante tutto l'anno. La Cooperativa di comunità dell’Alta Val Venosta organizza ogni anno una parte della raccolta e vende i frutti sui mercati locali e nel loro cafè ‘Salina’ a Glorenza. La Scuola per l’agricoltura e le foreste Fürstenburg a Burgusio che annualmente organizza alcune misure di manutenzione (potature, nell’ambito dei loro programmi di formazione).

AZIONI DI VALORIZZAZIONE

Ogni anno si organizzano le Giornate della pera Pala a Glorenza (‘Palabiratage’). Dal 2008, la Festa della pera Pala si svolge ogni anno a Glorenza nella seconda e terza settimana di settembre. È organizzata onorificamente da un gruppo di abitanti di Glorenza che si sono organizzati nel Comitato della pera Pala (‘Palabirnkomitee’) e che collaborano con il comune di Glorenza, con i pompieri, con l’associazione turistica ‘Ferienregion Vinschgau’, con la gastronomia locale e con i mercanti locali. La festa è finanziata dall’Ufficio Provinciale per l’artigianato, l’industria ed il commercio (‚Landesabteilung für Handwerk, Industrie und Handel‘), dall’Associazione degli Alberghi e della Gastronomia (‘Hotel- und Gastwirteverband (HGV)’) e dalla banca Raiffeisen (‘Raiffeisenkasse’). Di solito, il programma si estende su una decina di giorni e consiste in relazioni, escursioni, corsi di cucina col focus sulla pera Pala, mercato, messa, concerti ecc. La terza domenica di settembre è anche una festa religiosa (Festa della Madonna Addolorata) che risala alla metà del quattordicesimo secolo (periodo della pesta in Europa). A Glorenza, per alcuni secoli, c’era una confraternita che venerava Maria e che allestiva questa festa. Gli obiettivi principali della festa sono: creare o aumentare consapevolezza relativo alla pera Pala, commercializzazione della frutta fresca e dei prodotti che contengono la pera Pala (partecipa anche la gastronomia locale che offre piatti speciali fino a dicembre). In generale, la Festa ha un‘altissima importanza turistica. La Festa è stata colpita gravemente dalla pandemia: è stata annullata nel 2020; nel 2021 si è tenuta in un formato ridotto (mercato di una giornata, meno eventi). Originariamente (dall’2008 in poi) era previsto allargare la Festa su altri communi della Val Venosta (‘Giornate della Pera Pala in Val Venosta’ - ‚Vinschger Palabiratage‘), ma finora ha solo avuto luogo a Glorenza.
Recentemente, nell’ambito del progetto Interreg Living ICH sono stati organizzati numerosi eventi con il focus sulle varietà di frutta antiche in generale e specificamente sulla pera Pala. Sono stati creati contatti con i coltivatori svizzeri. Queste attività hanno nuovamente rinforzato l’identità della popolazione locale con la pera Pala, hanno creato nuove idee e alla fine hanno portato alla creazione di un vivaio di peri Pala vicino nel comune di Glorenza. Inoltre, il Pane della pera Pala è stato scelto come ‘contributo’ (elemento) del ‘Paniere’ per festeggiare i 50 anni di ArgeAlp.
La pera Pala si trova nell’Arca del Gusto di SlowFood. Negli ‘Landschaftspflegepläne’ di diversi comuni dell’Alto Adige i peri Pala sono menzionati come elementi del paesaggio da preservare.

Per sapere di più

Beni materiali

La coltivazione e la lavorazione della pera Pala è collegata alla produzione dei Loanen (scale di legno) che servivano per la raccolta dei peri alti fino a 20 metri.

A cura di

EURAC - Eurac Research - Ricarda Schmidt

Supervisore scientifico

Ricarda Schmidt

Data di pubblicazione

08-FEB-2023 (Ricarda Schmidt)

Ultimo aggiornamento

14-SEP-2023 (ITC-CNR )

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