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2005
2010
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Categoria
Riti e Pratiche SocialiTag
DOVE
Cevo (BS), Lombardia - Italia
La ricerca del Badalisc avviene secondo percorsi che cambiano ogni anno, ma che confluiscono sempre nella terrazza che si affaccia sulla piazza antistante al Municipio del paese.
QUANDO
5 gennaio
Badalisc di Andrista
Ad Andrista, la notte tra il 5 e il 6 Gennaio di ogni anno, viene catturato il Badalisc e portato nella piazza del paese dove la comunità si riunisce per ascoltarne il discorso.
Un gruppetto di uomini si ritrovano a sera tarda in un locale ai margini del paese per il travestimento. Qualche donna li aiuta a vestirsi. Con l'aiuto di mantelli, scialli, gonne e parrucche recuperati si trasformano in vecchi, vecchie e signorine. A completare il travestimento, delle maschere dai tratti spaventosi, molte rughe, capelli e barba bianchi.
Una volta pronti, ciascuno con in mano una fiaccola, iniziano la ricerca, una vera e propria teatralizzazione della caccia. Le maschere urlano, corrono, si scambiano commenti e incitazioni in dialetto, percorrono le vie del borgo in modo scomposto, in una ricerca frenetica, che si placa solo quando viene scovato il nascondiglio del Badalisc e costretto il mostro ad uscire allo scoperto.
Secondo la tradizione il Badalisc è un essere mitologico che vive nei boschi della Valle Camonica. Il travestimento è fatto con pelle di mucca, corna di capra, occhi lucenti e una grande bocca. Nel periodo dell'epifania si nasconde in una stalla della città, ogni anno in un luogo diverso.
Una volta trovato il Badalisc viene legato con una corda e trascinato dal corteo fino al centro del paese, su una terrazza davanti al municipio che affaccia sulla piazza principale. Ad aprire la strada al suo passaggio, due maschere lanciano dell'acqua per terra e puliscono con una scopa i tratti in cui il mostro passerà. A seguire, un corteo di donne, uomini e bambini del paese, accompagnati da un suonatore di fisarmonica.
Una volta giunto sulla terrazza, una maschera si fa consegnare dal Badalisc il discorso, scritto su un foglio di carta, e lo legge in suo nome, rivolto alla comunità radunatasi in piazza. Il discorso è in dialetto e scritto in rima. Racconta pettegolezzi, storie che hanno appassionato la comunità nell'anno appena trascorso, si sofferma su qualche avvenimento politico sempre in tono satirico e leggero.
Concluso il discorso la festa continua con balli e polenta, in un locale al chiuso. L'incantesimo si è sciolto, il Badalisc ha perso ormai la sua autorevolezza, nessuno ne ha più paura. Qualche persona scherzosamente lo invita alle danze e, dopo poco, viene riposto in mostra in un angolo della sala.
MISURE DI SALVAGUARDIA
Il badalisc di Andrista fa parte del R.E.I.L. (Registro delle Eredità Immateriali Lombarde), progetto di valorizzazione, salvaguardia e promozione dei beni immateriali, saperi tradizionali e pratiche rituali della Regione Lombardia.