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1975
1976
2010
Canto di tradizione orale a Premana
Premana, comune montano in provincia di Lecco, si trova in Valsassina, più propriamente nella Val Varrone, a pochi chilometri dalle sponde lecchesi del lago di Como. Nota dalla fine dell'Ottocento per l'artigianato del ferro, è nel corso del XX secolo che avvengono importanti trasformazioni e la specializzazione nella produzione di forbici e coltelli. Premana ha mantenuto estremamente vive le proprie antichissime tradizioni artigianali, religiose e musicali. Queste ultime emergono con vigore in una delle più caratteristiche modalità di canto corale, il tiir. Il tiir, che è lo stile di canto più autenticamente premanese, è strutturato come un impasto di crescente intensità di varie voci maschili e femminili, che ritrova raramente eguali in altre zone d'Italia. Nel tiir non si forma un coro, si forma una integrazione di potenziali solisti. I cantori non sembrano seguire una traccia musicale definita in ogni dettaglio: il prodotto è determinato dalla capacità dei singoli e dal livello di integrazione che possono raggiungere. Il canto collettivo produce polifonia, ma non si canta collettivamente per raggiungere un prodotto polifonico determinato. Di qui l'effetto frastagliato dell'insieme, la difficoltà di individuare continuativamente la melodia conduttrice. L'alternarsi di momenti di integrazione comunitaria e di solitudine produttiva, sono simultaneamente presenti nel canto; la stessa tendenza al canto gridato, del resto, è da intendersi come gesto liberatorio, tendenza all'autoaffermazione, competizione con gli altri. A Premana non possono esserci spettatori-ascoltatori: la pratica polivocale è totalizzante. Quando inizia il canto entrano a far parte del gruppo tutti i presenti. All'interno del gruppo, se il ruolo di "guida" non è dato per scontato si afferma un ruolo di leader con il compito di proporre la successione dei brani e fungere da punto di orientamento, intonando per primo gli incipit della strofa quando ci sono incertezze. Questa funzione di "guida" non limita eventuali iniziative autonome; l'intervento di ciascun cantore non è sempre prevedibile dai compagni di esecuzione. Di solito il leader è di sesso femminile, guarda nel viso gli altri esecutori individuando quelli più impegnati nelle "microvarianti", gestisce il gruppo seguendo il ritmo del braccio dall'alto verso il basso. Quando viene raggiunto un soddisfacente livello di integrazione sonora, emergono nel gruppo altre voci che si sostituiscono al leader negli specifici ruoli di proposta di un canto o di intonazione delle strofe. Spetta quasi sempre alle donne il compito di intonare. L'attacco è di norma a una sola voce; poco dopo se ne aggiunge una seconda. Gli uomini, a partire dalla tessitura più acuta, intervengono quando la frase musicale si è già profilata. È molto frequente l'attacco delle voci maschili acute all'unisono con le voci femminili più gravi. I bassi intervengono per ultimi, mentre le voci più acute si sono già assestate sopra la melodia principale. Sostanzialmente, il blocco delle voci femminili e quello delle voci maschili producono gli stessi intrecci polivocali, ovviamente su ottave diverse. Il procedimento ha affinità con il falso bordone ma se ne distacca per l'effetto frastagliato dell'insieme. Il risultato che si tende raggiungere è il riempimento di tutte le intersezioni degli accordi formati nello spazio sonoro, dalla nota più grave alla nota più acuta. Il canto con le sue peculiarità timbriche e stilistiche accompagna e caratterizzaogni evento rituale di Premana. Un esempio riguarda la vigilia dell'Epifania quando, a tarda sera si svolge la più imponente e partecipata delle cerimonie, il canto dei Tre Re. È una processione in cui tre giovani, a cavallo, travestiti da personaggi orientali, percorrono secondo un itinerario tradizionale le vie della parte più vecchia del paese, fermandosi davanti alle case per rendere omaggio e cantare alcune strofe di un canto che rievoca le vicende dei Re Magi. La folla di spettatori si unisce in ruolo attivo al canto e centinaia di voci si uniscono immediatamente alle parole intonate dai Tre Re. L'atteggiamento tenuto dalle persone è profondamente diverso da quello abituale nelle altre occasioni di canto. Non si formano cerchi di uomini e donne che si tengono con un braccio sulla spalla per inglobare ognuno dei presenti: in questo caso tutti cantano immobili rivolti verso i Tre Re. Altri importanti momenti di canto collettivo si manifestano durante la permanenza negli alpeggi. Un particolare rilievo assume il past, il banchetto che conclude la permanenza in alpeggio. Per questa occasione a Premana è eseguito un particolare canto 'Ol bando': si tratta di un congedo, di un arrivederci rituale alla stagione successiva. Un'altra ricorrenza nel repertorio premanese è il canto che viene eseguito per gli sposi, il Matiné. L'esecuzione del Matiné è legata a un'occasione-funzione ancora viva e operante. Si canta sotto la finestra degli sposi al termine dei festeggiamenti. E' un canto a carattere augurale, e fa esplicito riferimento ai figli futuri. A volte una parte del gruppo si sofferma a cantare prolungando la veglia in una casa. Un solista (di solito una donna) intona una strofetta costruita con immagini stereotipate e alcuni rifìerimenti alla coppia di sposi; il coro intona un refrain simile a quello adottato nelle ninne nanne. La tradizione premanese comprende anche canti natalizi, alcuni canti processionali per la Settimana Santa, l'intonazione del Vespro della Madonna e alcuni Inni in latino e in italiano. Tutto il resto dell'imponente corpus musicale (alcune ballate e numerosi canti di argomento prevalentemente amoroso) emerge negli incontri comunitari.
APPRENDIMENTO E TRASMISSIONE
La partecipazione dell'intera comunità, e soprattutto delle donne, assolve alla funzione di mantenimento e trasmissione della pratica polivocale premanese. Le donne sembrano essere il tramite della divulgazione dei canti e le garanti nella conservazione dei repertori musicali tradizionali. La partecipazione dei giovani agli eventi rituali, che prevedono momenti collettivi di canto in funzione, garantisce, non solo la trasmissione del rito ma anche quella del canto.
COMUNITÀ
L'intera comunità di Premana partecipa alle occasioni di canto collettivo che si creano nel complesso ciclo dei rituali premanesi. La pratica polivocale è totalizzante e la forte coesione che si manifesta nel canto collettivo è in questo senso espressione comunitaria. Il canto unisce, la pratica del canto corale è manifestazione di un'intera comunità.
Per sapere di più
Bibliografia
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Sassu Pietro
Como e il suo territorio - Canti della comunità di Premana
Silvana Editoriale d'Arte 1991 -
Bertolotti Guido, Melli Isa, Minervini Enzo, Sanga Glauco, Sassu Pietro, Sordi Italo
Premana. Ricerca su una comunità artigiana
Silvana Editoriale d'Arte 1979
A cura di
Regione Lombardia - Archivio di Etnografia e Storia Sociale - Agostina Lavagnino
Data di pubblicazione
10-APR-2011 (Agostina Lavagnino)
Ultimo aggiornamento
15-APR-2015 (Fabia Apolito)
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